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VIZI E VIRTÙ DI UN LUPO MANNARO

Una figura al buio, seduta. Voce al buio, (anche fuori scena o registrata, di donna o uomo) Io sto alla finestra e la aspetto. A volte c’ è la nebbia e devo scrutare in quel grigio senza distanze, mi sembra di vederla e invece è solo un fantasma, un riflesso del mio desiderio. A volte vedo nuvole dense e io ho paura che lei si impigli in quella foresta di tuoni e vapori, e non riesca a raggiungermi. A volte d’ estate sento già dal mattino la sua voce luminosa che mi chiama. E d’ inverno non resisto quando è notte corro nella neve le vado incontro, so che è là, oltre le cime aguzze degli alberi. Ma anche dentro una stanza, mi basta una finestra socchiusa, un tremore latteo sul pavimento, un filo di luce dalla porta e so che è arrivata. E la mia vita povera come quella di tutti, all’ improvviso si incendia di dolorosa meravigliosa passione…E il mio cuore batte forte perché leiè tornata. La luna. Luce in scena, una donna appare un po’ affannata e si siede davanti alla figura, che è un uomo con gli occhi spiritati. Giornalista – Piacere sono la giornalista Lunetta dell’ Eco della Notte. Sono un po’ in ritardo mi scusi, ma lei abita davvero un po’ isolato… Uomo – Fa niente Giornalista- (si siedee iniziaa scrivere su un taccuino) Signor Lici… lei ha esitato molto prima di concedermi questa intervista… diciamo che l’ ho proprio dovuta… stanare… ecco, perché lei vive così, schivo, ritirato? Uomo – Signorina non scherzi… noi non godiamo buona fama Giornalista – Ma no, forse una volta… adessoè tutto diverso… ma di questo parleremo dopo ecco io comincerei dall’ inizio… dunque quando si è accorto di avere… questa particolarità? Uomo – Beh avevo dieci anni… a scuola c’ era un maestro sadico, che mi prendeva in giro perché ero pallido, distratto, non riuscivo a stare attento… io leggevo libri… che per lui erano strani, perversi… Edgar Allan Poe ad esempio… mi prendeva in giro davanti ai compagni… mi puntava contro un dito ammonitore… una notte di luna mi sono sentito strano… sapevo dove abitava il maestro e… la mattina l’ hanno trovato… senza una mano ecco, la polizia ha stabilito che era stato aggredito da un cane… non era così… però… non sapevo di essere stato io Giornalista – Come sarebbe a dire non sapeva? Uomo- Non ricordavo nulla… poi mi sono trovato in tasca il dito ammonitore del maestro, e ho capito Giornalista – Accidenti… e l’ ha detto ai suoi genitori? Come hanno reagito? Uomo – Beh le solite cose che dicono i genitori… mio padre mi ripeteva: ma perché non fai come gli altri ragazzi… non ti droghi non giochi alla playstation non picchi i tuoi compagni… Mia madre invece ha capito, si sa le mamme perdonano tutto… mi ha fatto un paio di pantaloni con un tascone dietro… per nasconderci la… la coda all’ occorrenza e poi… poi quando diventavo un po’ irsuto mi pettinava i miei bei peli a onda. Mia madre. Adagio per non farmi male… sto citando. Giornalista – Prego? Uomo – Niente niente. Poi quando ero… in quelle notti pericolose… cercavano di tenermi in casa ma io scappavo. Finché dopo che… hanno trovato un mio vicino di casa odioso… un po’ masticato, mi hanno mandato dallo psichiatra. Giornalista – E cosa le ha detto? Uomo – Ha detto che ero disadattato… che ero in conflitto con la società, con la figura paterna materna eccetera… che dovevo tirare fuori la rabbia l’ aggressività, allora l’ ho fatto (fa un gesto). Giornalista – Ha… mangiato lo psicologo? Uomo – Beh sì Giornalista – Alla faccia del transfert… e da allora ne ha… mangiati molti? Non psichiatri intendo, gente di ogni tipo… Uomo – Beh… non faccio il puro, il lupo mannaro buono e innocuo… però ho delle regole… non mangio bambini, è troppo facile prenderli… e neanche vecchi… sono un po’ ossuti… e neanche donne… chiamiamola una forma di galanteria… a meno che non siano proprio… ha presente quelle ministre un po’ arriviste?… Beh comune mangio soprattutto liberi professionisti dai quaranta anni in su Giornalista – Perché? Uomo – Beh sono quelli che ce l’ hanno più con noi… i diversi… i pelosi i pericolosi… e allora mi vendico… ne cerco uno particolarmente ributtante e poi… gnam Giornalista – E… di cosa sanno? Uomo – Oh di bresaola alcuni… di tartare altri… o a volte di sushi… oppure… va bene lo confesso faccio qualcosa che gli altri lupi mannari non fanno Giornalista – Cioè? Uomo – Li mangio cotti Giornalista – Favoloso… e… come li cucina? Uomo – Beh alcuni bolliti con patate, alla sarda… oppure qualche volta al barbecue, ma la mia ricetta preferita è lo spiedino… sì, infilo in un ferro un piede, un peperone, una mano una cipolla… poi al posto del salcicciotto… Giornalista – Basta, basta coi particolari la prego… e mi dica la sua vita… sessuale? Cioè lei preferisce le donne o le lupe? Uomo – Beh mi piacciono le umane ma… è difficile trovare compagne… vede, molte donne amano uomini assai più crudeli e feroci di me ma… come dire… sono uomini di potere… io invece sono perito elettrotecnico Giornalista – Ma come… io mi aspettavo un nobile… un conte Uomo – No, i vampiri sono nobili conti, principi… con quei bei mantelli neri… noi invece siamo proprio normali… uno che conoscoè un muratore… un altro geometra Giornalista – Un geometra mannaro! Ce n’ è altri in città? Uomo – Non posso dirglielo Giornalista – Tanto sappiamo chi sono… allora, ha mai avuto una vera storia d’ amore? Uomo – Sì io avevo una fidanzata… e stavamo bene insieme… poi le ho detto guarda devo confessarti una cosa strana… una volta al mese ho dei problemi… e lei ha detto: anche io se è per quello, allora?… insomma non riuscivo a spiegarmi ma una notte… glielo ho detto… guarda io sono un lupo mannaro… è una maledizione di famiglia, perché mia nonna è di origine transilvana e ogni tre generazioni un discendente nasce lupo mannaro è toccato a me… e la mia fidanzata mi ha lasciato Giornalista – Le ha detto che non voleva stare con un lupo mannaro? Uomo- No mi ha detto non voglio stare con un rumeno.

STEFANO BENNI

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