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Sardegna-Inghilterra derby in famiglia

Capo Mannu (Sardegna) – Mentre scriviamo, a tre giorni dal via, molti
dubbi incombono ancora sulla partecipazione della famiglia Usai
ai Mondiali. È di oggi la notizia che il nonno Efisio Usai
ha problemi di prostata e non è quindi sicura la sua presenza
davanti al televisore la sera del 9 giugno.
In sua sostituzione potrebbe venire convocato da Oristano il cugino
Leopoldo.
Ieri in casa Usai si è svolto il consueto leggero allenamento.
Agli ordini del capofamiglia Tore i tre figli Nino, Angelo e
Giuseppina hanno ripetuto a memoria le formazioni delle squadre
partecipanti, compresi peso, altezza, automobile e hobby dei
giocatori.
Tutto è andato benissimo, con un solo intoppo. Giuseppina ha
detto che “Alfa e Romeo” e l’auto di Donadoni, mentre invece
è il libro di Shakespeare preferito da Giannini. Intanto la madre,
signora Elena, si è allenata a preparare spaghetti con gli
occhi bendati per eventuali spuntini di mezzanotte.
Parallelamente, purtroppo, c’è da registrare un episodio di
intolleranza che rischia di turbare il clima delle manifestazioni.
Vicino a casa Usai hanno piantato la tenda i coniugi Joe e Vanessa
Cobb, di Liverpool. Questa pericolosa banda di hooligans, già
nota alla polizia per aver rubato del finocchio selvatico lungo la
strada Cagliari-Sassari, ha montato un’antenna parabolica che rischia
di disturbare le trasmissioni televisive della famiglia Usai.
Giunto sul posto, il ministro Gava è andato a verificare
l’agibilità di alcuni impianti e, appena liberato dalle
macerie, ha dato il suo assenso ed è andato a mangiarsi
un’aragosta.
Un altro episodio rinfocolava intanto il clima di violenza.
Il piccolo Angelo Usai, che aveva costruito sulla spiaggia un
colossale mausoleo di sabbia ispirato al centro Tivù di
Grottarossa, se lo è visto distruggere a pedate da un bambino
olandese, tale Joop Van Vliet. Il ministro Gava, informato
dell’accaduto, ha dichiarato che sotto i Mondiali può anche
crollare tutto, ma guai ai teppisti stranieri. Il bambino olandese
è stato arrestato e nel sangue gli è stato riscontrato
un tasso di cedrata tre volte più alto del normale.
I genitori, sorpresi nudi nel loro camper, sono stati arrestati e
rispediti a Bruxelles (Gava non è molto forte in geografia).
Quando tutto sembrava tornato alla normalità, un nuovo
incidente ha turbato la serenità della vigilia. Alla
notizia che dopo Sofia Loren, Pavarotti, il fantasma di padre Pio,
Edwige Fenech, Gabriella Carlucci e Cossiga, anche Andreotti era
andato in visita alla squadra azzurra, il nonno Efisio ha dichiarato
pubblicamente in un bar: «A me non me ne frega un cazzo». Fermato,
è stato trovato in possesso di un barattolo di sali inglesi e
di un cardigan. Malgrado protestasse la sua innocenza e i suoi
natali, è stato rispedito in Scozia.
Poco dopo gli hooligans sono entrati nuovamente in azione. Chicca,
la cagnolina degli Usai, è stata avvicinata dal cane dei Cobb,
un bastardo tatuato e pezzato di nome Killer. Killer ha fatto alla
cagnolina una serie di avances da cui la poverina si è salvata
incollando il sedere all’asfalto. Subito è sopraggiunto Luca
di Montezemolo col suo aereo personale, e ha fatto personalmente
sbranare Killer dai suoi dobermann neri disegnati da Valentino.
A tarda sera, la famiglia Usai ha finalmente sciolto gli ultimi dubbi
e ha comunicato la formazione. La sera della partita gli Usai
scenderanno in campo così: prima fila (seduti per terra) Gianni,
Zito, Marcellino e Chicca. Seconda fila (sedie e poltrone)
nonna Maria, nonno Amedeo papà Tore, zio Leopoldo. Terza fila
(in piedi sui tavolo) Giuseppina, Angelo e i cuginetti Romeo e
Loredana. Libera, ai fornelli, la signora Elena.
L’unico dubbio riguarda l’inserimento di zio Leopoldo, che essendo
ritenuto l’unico in Italia più scemo di Luca Barbareschi,
è molto temuto per i suoi commenti durante le partite. Il
capofamiglia Tore, visibilmente emozionato, ha presentato ai
giornalisti i suoi sponsor: il supermercato Murga per il catering
e la ditta elettrodomestici Orrù che ha fornito l’antenna
televisiva Cobra. Tore ha poi dichiarato: «Cercheremo di fare del
nostro meglio. Sappiamo che ci sono famiglie più forti di
noi, con una panchina più lunga e un televisore più
grande. Ma tenteremo di fare un buon Mondiale e di arrivare fino
in fondo. Chiediamo pero garanzie contro la violenza».
Quasi lo avesse sentito Giulio Andreotti, in una delle sue rare
apparizioni televisive, ha dichiarato: «Finché saro presidente
del Consiglio non permetterò a nessuno che non sia italiano
di commettere reati nel nostro paese. Colgo l’occasione per dire
che contro Ciancimino e Schillaci è in corso una congiura,
che sui casi Gelli e Baggio si è esagerato, che la camorra
e la zona in realtà non esistono e che l’aereo di Ustica
è caduto per una lesione al menisco. Noi siamo un paese
sano: secondo un’indagine Doxa, mercoledì scorso sulla
stampa la parola “mafia” è apparsa solo 234 volte contro
le 976 lella parola “polpaccio”. Possiamo ben dire che il
commissario Polpaccio ha sconfitto la mafia!».
Per questa battuta, Andreotti, oltre le risate e gli applausi
entusiasti dei presenti, ha ricevuto sul posto ben undici premi,
e se ne è andato carico di statuette come un “vu’
cumprà”, con la differenza che loro si guadagnano la vita
onestamente.

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