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MOBY THRONES di Stefano Benni

Robinson inserto culturale 133°

Scena: l’ufficio di un produttore di serie televisive famose in tutto il mondo. Entra lo sceneggiatore

Produttore – Ah, benvenuto signor Herman. Ho letto la sceneggiatura. Formidabile!
Almeno dieci puntate, merita un budget miliardario.
Sceneggiatore – (arrossendo) sono felice che le sia piaciuta…
Produttore – È quasi perfetta. Ovviamente, come lei capirà, i nostri spettatori sono molto attenti ed esigenti.
Ci vorrà qualche ritocco per renderla più televisiva. Niente
di stravolgente, ma possiamo migliorarla
Sceneggiatore – Sono pronto a lavorarci…
P- (sfogliando il copione) Anzitutto lei si renderà conto che nel suo racconto non ci sono donne. Non le vediamo mai nel porto e tanto meno quando la nave è in mare, l’equipaggio è interamente maschile. Appare solo per un attimo una moglie che aspetta a casa, ma è poco per i videospettatori e le videospettatrici.
S- Capisco ma sa…la caccia alla balena era un lavoro per rudi marinai.
P- Nessun problema, basterà qualche piccolo ritocco. Quel capitano Achab ad esempio, è sempre troppo asociale e incazzato. Via quella rozza gamba di legno,modernizziamo. Mettiamogli una bella protesi, che neanche si noterà. E per Achab ci vuole un’amante-antagonista femminile. La capitana Denorys Megattheran.
Guardi che favolosa attrice abbiamo scelto.
S- Bella, bionda, elegante. Ma forse un vestito bianco lungo non è adatto per stare su una nave.
P- Ma lei il vestito se lo toglie subito nella seconda puntata e sotto ha una tuta aderente di pelle nera, è una guerriera. Denorys Megattheran nasce dal rapporto incestuoso del famigerato pirata Karsten il Gelido con la sorella Karla la Calda. Quando Denorys sa dell’incesto avvelena il padre e uccide la madre cancellandole tutte le battute del copione, poi si imbarca sulla Drake, la nave concorrente del
Pequod di Achab.
S- Anche lei caccia capodogli?

P- Capodogli e anche tonni pinna gialla per i giapponesi, è ambiziosa, vuole diventare ricca. Nella sua cabina ha un trono di arpioni, e ha ingaggiato una squadra di fiocinieri feroci.
S- Più feroci dei miei?
P- Quiqueg, Tashtego e Deggu non sono male, ma noi ne abbiamo di più terribili. Guardi le foto: il primo fiociniere è Grumpy Lancaster, un nano irlandese astuto e imprevedibile, consigliere e amante di Denorys e di sua sorella Deva Devandandarys. Deva è tutta tatuata, uno squalo le ha mangiato le braccia e lancia l’arpione sputandolo con la bocca. Poi c’è il gigantesco Granpeto Bigmack, anche lui non
lancia gli arpioni con le mani, indovini come fa. Poi ci sono altri infidi personaggi come l’eunuco Bonzo, amante di Grumpy, evirato da Denorys col bordo tagliente di una scatoletta di tonno. Bonzo vuole vendicarsi di Denorys e spodestarla dal comando, per mettere al suo posto le gemelle Patella Staark a Kozza Staark figlie di
una relazione tra Grumpy e un’ostrica gigante. Purtroppo le due gemelle sono imbelli, soffrono di mal di mare e vomitano dall’inizio alla fine.
S- Mi scusi ma Achab non compare mai?
P- Ecco il punto. Chi ha strappato la gamba a Achab?
S- Moby Dick, che diamine!
P- No. È stata Denorys invidiosa della bravura del fratello-amante nella caccia alla balena. Nella terza puntata si mette d’accordo con Moby Dick, che una notte attira Achab sul ponte cantando con voce melodiosa “Ricominciamo” . Denorys nel buio cattura Achab e lo chiude nel freezer della nave. Achab riesce a liberarsi ma perde la gamba per congelamento e giura vendetta contro Moby Dick, contro la sorella e contro Orogel.
S- Prego?
P- La marca del freezer nostro sponsor, dobbiamo citarlo. Allora legga qua, siamo alla quarta puntata. Dopo varie peripezie le due navi partono per catturare Moby Dick.
Ma in ogni nave c’è un traditore. Sul Pequod c’è Starbuck, che è in realtà fratello di Denorys e madre di Grumpy, e cerca di sabotare la spedizione mettendo olio di palma nel fritto di pesce. Per l’intestino dei balenieri l’olio di palma è letale. La nave diventa una cloaca. Mi segue?
S- Sì sono un po’ confuso ma…
P- Invece sulla Drake c’è il malvagio e squamoso Archaeopteryx Minkmullus, detto il Triglia, che in realtà è figlio di Denorys e di un dragocefalo…lei obietterà che non ci sono draghi in mare, ma questa è una fiction. Archaeopteryx uccide Granpeto bucandogli l’unicorno gonfiabile che lui usa come scialuppa, poi tromba Devandandarys rendendola sua alleata e a quel punto non ci sono più fiocinieri.
Denorys ne deve ingaggiare uno all’estero e ingaggia Rampinho, il più preciso cannoniere del Barcellona. Ma la scialuppa di Rampinho viene affondata da Moby Dick.
S- Finalmente! La balena bianca
P- Non è tutta bianca, è noisette e c’è sopra la scritta dello sponsor, la Findus.
S- No, questo no! Va bene qualche cambiamento ma stiamo esagerando.
P- Stia zitto, decido io. Non so neanche se tenere il nome Moby Dick che è un nome da sito porno. Si potrebbe chiamare Caterina Spermaceti, figlia di un Borgia…
S- Ah no basta!!!
P- Zitto e non faccia obiezioni, siamo alla penultima puntata. Finalmente il Pequod e la Drake si scontrano con la balena, ed è la Grande Battaglia finale. Purtroppo le onde, i sacchetti di plastica e il grande ribollire dell’acqua bagnano l’obiettivo delle videocamere e non si vede nulla. Ma quando il mare si calma vediamo cos’è successo. Come immagina l’ultima puntata, il gran finale?
S- Beh, Moby Dick uccide Achab e magari anche Denorys.
P- No. Gli spettatori si sono già arrabbiati una volta perché nell’ultima puntata di Game of Thrones succedeva un gran casino, e tutti si ammazzavano. Voglio un finale gioioso e semplice. Legga qua: Denorys e Achab si sposano, e Moby Dick scappa indenne pronta per la prossima serie che si chiamerà appunto “Game of Whales 2 la vendetta”.
I rappresentanti delle sette sètte dei balenieri si radunano e
eleggono il nano Grumpy come primo ramponiere. Il nano sale sul trono di fiocine con un balzo ma sbaglia e muore infilzato come un gamberetto. Allora vengono elette Patella e Kozza, che intanto hanno vinto il mal di mare e sono diventate intrepide marinaie. Patella ammazza Kozza a bastonate e chiude con la famosa battuta: “Chiamatemi Ismaele”.
S- Ma quella è all’inizio del libro, non alla fine.
P- Sì ma a Patella non è mai piaciuto il suo nome. Sigla finale, mezz’ora di musica, titoli di coda. Allora se la sente di fare questi piccoli ritocchi?
S- Beh non sono ritocchi, avete massacrato la sceneggiatura, ma devo pur mangiare.
P- Si metta subito al lavoro, signor Hermann. Ogni ritardo mi costa milioni di dollari.

S- Va bene. Ma mi spiega perché ha scelto proprio Moby Dick, visto che ha cambiato tutto?
P- Perché i diritti del libro sono scaduti e non devo pagare la Siae
Sorride. Lo sceneggiatore se ne va mestamente.

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