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Il Ciccio e la Cocca

Prima pagella: un trionfo per la Cocca: tutti nove e un dieci in ginnastica. Alla Cocca viene regalato un motorino azzurro. Per sfruttare le sue qualità atletiche, si decide di iscriverla a una rinomata scuola di ballo.
Prima pagella: un trionfo per il Ciccio: tutti tre e un dieci in ginnastica. Al Ciccio vengono sgonfiate le gomme della bicicletta perché resti a casa a studiare. Per sfruttare le sue qualità atletiche, si decide di venderlo a una rinomata squadra di calcio.
La Cocca: si presenta alla scuola di ballo “Farfalla” la più elegante della città. Ci mette tutto l’impegno: si crepa anche un’unghietta del piede a forza di stare sulle punte con le scarpine strette. L’insegnante, Luisa Bèrlonga Dè Tosi, contessa che fa la maestra di ballo per hobby, dice che per ballare bene bisogna soffrire.
Il Ciccio: si presenta al campo della “Folgor” la squadra di calcio più sciamannata della città. Ci mette tutto l’impegno: dopo la prima partita tutte e dieci le unghie dei piedi diventano viola e decollano a forza di dar calcioni con la scarpa troppo stretta. L’allenatore, Gianni Nardon, un ragioniere che fa l’allenatore per hobby, dice che per giocare bene al pallone bisogna soffrire.
Primo successo: davanti a duecento spettatori distinti e competenti, la Cocca esegue la “Morte del Cigno” con tanta grazia che la maestra non riesce a trattenere una lacrima. Nello spogliatoio le sue compagne la festeggiano simpaticamente e le regalano un mazzo di rose.
Primo successo: davanti a duecento spettatori furibondi e furiosi il Ciccio esegue “il centravanti sgambettato” con tanta bravura che l’arbitro non riesce a trattenersi dal concedere il rigore. Negli spogliatoi, i tifosi della squadra avversaria lo festeggiano simpaticamente facendogli ingoiare lo shampoo.
La Cocca: compra l’hula-hoop.
Il Ciccio: compra l’hula-hoop.
La Cocca: si sloga un’anca dopo aver resistito sei ore con l’hula-hoop.
Il Ciccio: viene colpito da colica dopo aver resistito sei ore con l’hula-hoop.
Carnevale: la Cocca rifiuta di vestirsi da torero: è il primo segno dell’affermazione della personalità.
Carnevale: Il Ciccio rifiuta di vestirsi da torero: è il primo segno dell’affermazione della personalità.
La Cocca viene vestita da fatina buona.
Il Ciccio viene vestito da Nembo Kid.
Prima fuga da casa: la Cocca viene sorpresa mentre butta dalla finestra gli spinaci al burro, che contengono ferro e vitamine. Severamente redarguita, rifiuta di mangiarli e si chiude in camera ad ascoltare i dischi di Fabrizio De Andrè. Matura la terribile decisione.
Prima fuga da casa: il Ciccio viene sorpreso mentre entra come un ladro dalla finestra per rubare il ragù del giorno dopo, che contiene colesterolo. Redarguito a colpi di forchettone, si chiude in gabinetto ad ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto”. Matura la terribile decisione.
La Cocca: fugge nottetempo con una valigia contenente: tre vestitini e tre paia di scarpine; il beauty case della mamma; l’orsacchiotto di pezza Tom, il poster di Alain Delon, le gocce per il naso, la racchetta da tennis, tre palle e le scarpette da tennis, il libro Cime Tempestose, la foto della prima comunione e un scatoletta di farfalline imbalsamate. Il libretto degli assegni di papà, una medaglietta con gruppo sanguigno, indirizzo e stemma di famiglia, dieci scatole di baci perugina.
Il Ciccio: fugge nottetempo con una valigia contenente: un maglione da portiere e gli anfibi da militare del nonno, la crema da barba del babbo, il cane lupo Tom, che protesta, ulula e mangia tutta la fodera, il poster di Mazzola, una bottiglia di grappa, il pallone da calcio e due bastoni per fare i pali, il libro “Una pupa D’Amianto” della serie i gialli di mezzanotte, la foto della prima elementare mentre fa le corna dietro la testa del maestro, e un chilo di bigattini per la pesca, il libretto della mutua del nonno, il certificato di vaccinazione antitetanica, un salame da due chili.
Fuga: La Cocca tenta di prendere l’aereo per Parigi, dove ha un’amica che fa la modella di vestiti per bambini. Viene fermata dalla polizia che le chiede chi è e dove và. “Sono Beatrice De Ascari e vado in Francia per diporto” risponde pronta la Cocca. Il poliziotto sorride bonariamente e le dà un buffetto affettuoso. Viene accompagnata a casa sulla Mercedes del Questore e i poliziotti la portano in braccio dentro la sua camerina, tranquillamente addormentata.
Fuga: il Ciccio tenta di prendere il treno per Ferrara, dove ha un amico che fa il fresatore. Viene fermato dalla Polizia che gli chiede chi è e dove và. “Sono Gaetano Merighi e vado dove mi tira” risponde prontamente il Ciccio. Il poliziotto sorride bonariamente e lo stende con una sberla. Viene accompagnato a casa sotto la pioggia sul sedile di dietro di un gilera. Il poliziotto frena di colpo e il Ciccio vola dentro il tinello di casa, tranquillamente congelato.
La Cocca: Viene perdonata. Il babbo le regala una Mini Minor, le servirà quando sarà una donnina. Parte per un posto dal nome fascinoso. Palma di Majorca nelle Baleari. Lì potrà ritemprarsi.
Il Ciccio: viene perdonato. Il padre gli regala la tessera del tram, gli servirà quando sarà un ometto. Parte per un posto dal nome fascinoso: Collegio Drizzagobba Parma. Lì potrà ritemprarsi.
Giorno della partenza: sul molo, alla partenza della nave, visi rigati dalle lacrime. La Cocca, commossa, sventola un fazzolettino di tulle. Raccomandazioni: non dare troppa confidenza agli sconosciuti, specialmente se non hanno la cravatta, datti la crema quando stai al sole, tieni sempre il portafoglio nella borsa, attenta agli spifferi, mangia la verdura che c’è la vitamina, non fare tardi la notte a ballare, scrivi tante cartoline, riposati, divertiti, rilassati, studia due ore al giorno per non perdere l’abitudine, dormi, fai sport e speriamo che torni con un’altra testa.
Giorno della partenza: alla stazione, alla partenza del treno, visi rigati dalle lacrime. Il Ciccio legge Topolino. Fuori i parenti salutano invano, ingoiati dal fumo e dalla nebbia. Raccomandazioni: sempre la malia di lana, dai che un’ anno passa e neanche te ne accorgi, tieni sempre i soldi dentro una scarpa, mangia la pasta che ti tiene su, non far tardi la notte, scrivi tante letterine, riposati, divertiti, rilassati, studia nove ore al giorno per non perdere l’abitudine, dormi, fai sport e speriamo che torni con un’altra testa.

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