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Animali pazzi

C’era una mucca pazza

che gridava in mezzo alla piazza:

"Non voglio farcir polpettoni

voglio esser sepolta viva

nel mausoleo di Berlusconi"



C’era un bue un po’ stupito

che per obbedire al partito

votò un macellaio pentito

Il macellaio finì al Senato

il bue finì nel macinato



C’era un ottuso maiale

che, leggendo il giornale,

non capiva la ragione

di tutto quel polverone

intorno a un Salamone



C’era un roco fioco micio

che voleva la par condicio

per le serenate delle gatte

sui tetti a mezzanotte

e invocò come garante

un dobermann gigante



C’era un magistrato severo

che gridava "io non mi schiero

non mi piacciono i giochini!"

e dopo alterni destini

finì ministro di Fini



C’era un fascistone bugiardo

che sorrideva maliardo

da ogni telegiornale

con la faccia incipriata

Poiché marciar su Roma

è roba sorpassata

stavolta per prenderla

basterà la sfilata



C’era una mucca di Piacenza

che non capiva la desistenza

faceva delle merde giganti

e non le trovava attraenti

con sgomento degli altri votanti



C’era una vecchia gallina

che discuteva con la vicina

se in periodo elettorale

fa meno male far l’uovo

col metodo proporzionale



Uno sciacallo di Rapallo

e una jena di Cesena

con Previti andarono a cena

e tornaron morsicati

da fare pena.

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