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Pensierini prima delle elezioni

Andreotti e Craxi e Totò Riina,
Martinazzoli e Segni,
Berlusconi e Bossi e Fini e Pannella,
i progressisti e Occhetto…

È la «pausa di riflessione» prima del voto
di domenica



Pensierino di Andreotti

Tutto ‘sto casino per dire che ne volevate uno più giovane.


Berlusconi uno

Se i mafiosi votano per me, sappiano bene che userò quei voti
contro di loro. Naturalmente non vi dico chi sono «loro».


Occhetto

La Nato ci appoggiava, in Francia il programma era piaciuto, alla City
si erano convinti: il nostro unico errore è stato fare le elezioni
in Italia.


Bossi

Cosa serve averlo duro se nessuno te lo inquadra?


Fini

Camerati, il Cavaliere ci chiede un ultimo sforzo:
appena una sfumatura di mascara sugli occhi.


I responsabili culturali
dei progressisti

È vero, tu dici queste cose da vent’anni,
ma lui le dice da tre mesi, è più fresco.


Pannella

Dio mio come sono caduto in alto.


Totò Riina

La libertà è in pericolo.


Segni

Se capissi quel che penso, sarei un grande leader.


Martinazzoli

Il vero centro sono io, anzi io sono il centro storico:
ho anche la faccia a sampietrini.


Berlusconi due

Se vinco, tutta l’Italia entrerà in un grande Stadio.
Poi decido io chi esce.


I progressisti

Presentandosi all’esame del voto studiarono in un mese
tutta l’opposizione che non avevano fatto in dieci anni.
Ma la Storia, che è Maestra, se ne accorse.


Cyberpensierino

Dalle realtà virtuali spesso escono enormi stronzi reali.


Bettino Craxi

Nel futuro dell’Italia e nel mio futuro vedo tre grandi «A»:
Aridaje, Anvedi chi è tornato, Ariécchime.

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